29 Apr 2025

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Copertura del disavanzo sanitario. Corsa contro il tempo per il Consiglio Regionale

La Commissione Bilancio e programmazione del Consiglio Regionale, presieduta da Saverio Tammacco, ha approvato, con sette voti a favore, due contrari e due astenuti, il disegno di legge per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2024.

Con otto voti favorevoli e due astensioni è stato votato anche il maxiemendamento che riunisce 31 disegni di legge su debiti fuori bilancio per un importo complessivo di 1.663.201,88 euro.

All’ordine dei lavori anche due audizioni: la prima sull’aggiornamento relativo allo stato di attuazione della programmazione finanziaria per l’edilizia ospedaliera e la verifica dell’andamento della spesa dell’Ospedale di Andria; la seconda sulla programmazione delle somme riconosciute alla Regione Puglia  per l’ampliamento dell’Ospedale di Barletta e la realizzazione della nuova Piastra Onco-Ematologica.

Disavanzo del servizio sanitario regionale

Espresso a maggioranza parere favorevole al disegno di legge presentato per coprire il disavanzo sanitario risalente all’ultimo periodo del 2024 e che sarà portato in consiglio regionale entro il 30 aprile, data ultima per l’approvazione delle misure che eviterebbero l’aumento delle addizionali regionali.

I numeri della manovra sono stati illustrati dall’assessore al Bilancio Fabiano Amati. La copertura del disavanzo residuo, pari a 81 milioni di euro (92 milioni di euro erano già stati coperti in occasione dell’assestamento di bilancio a novembre)  sarà garantito per un importo di euro 66.212.476,71 mediante parziale destinazione del gettito stimato per la competenza 2025 della addizionale regionale all’Irpef precedentemente utilizzata per il finanziamento del bilancio regionale autonomo.  Ad integrazione del finanziamento del bilancio autonomo regionale si provvede con l’utilizzo di 18,3 milioni di euro derivanti dall’avanzo vincolato di amministrazione (ristori e economie vincolate), con l’Iscrizione di 47,5 milioni di euro come eccedenze di gettito Irap e Irpef incassate nel 2025, con contestuale accantonamento finalizzato alla successiva restituzione di euro 23.769.683,75 per ciascuno degli esercizi 2026 e 2027; con la riduzione di 363.619 euro da capitoli di spesa senza obblighi giuridicamente vincolanti.

La Giunta regionale, per il tramite dell’Assessore al Bilancio, effettuerà inoltre, fino al 31 ottobre 2025, un monitoraggio mensile della spesa dell’esercizio 2025 al fine di definire eventuali economie emergenti sulla spesa che siano utilizzate per ridurre l’utilizzo delle maggiori entrate relative alle eccedenze di gettito e conseguentemente gli accantonamenti per gli esercizi 2026-2027.

Da parte dei commissari, oltre a valutazioni di carattere politico che saranno oggetto di dibattito in consiglio regionale,  è stata rappresentata la necessità di avere una relazione dettagliata sulle spese effettuate:  per il consigliere Antonio Tutolo da parte di tutti i direttori sanitari della Asl, per il consigliere Ruggero Mennea da parte del direttore del dipartimento Promozione della Salute.  Numeri e dati che secondo Amati sono già disponibili stante la “cronicità” del disavanzo sanitario, dovuto essenzialmente – ha riassunto – a: spesa farmaceutica, spesa per dispositivi, parcellizzazione dell’organizzazione su base provinciale per attività non direttamente di natura sanitaria, come acquisti, bandi, organizzazione del personale, logistica etc.

Ospedale di Andria

Riguardo l’aggiornamento dello stato di attuazione dei lavori per il nuovo ospedale di Andria è intervenuto il Rup Carlo Ieva, direttore Area tecnica della Asl Bat, che ha confermato l’avanzamento del procedimento dopo la consegna del progetto a fine febbraio. Sono in fase di acquisizione i pareri necessari alla valutazione da parte di Asset, dopo quelli di Sisp e Spesal, quello dei Vigli del Fuoco. Allo stesso modo si sta andando avanti per la variante urbanistica e la procedura Via Vas che, avendo rimodulato l’intervento, va rifatta ma dovrebbe avere un iter più snello per il minore impatto ambientale e la riduzione dei corpi di fabbrica. Nel frattempo si è aperta l’interlocuzione con i fornitori di energia, gas e acqua per l’ottenimento di reti e allacci.

Per il Comune di Andria è intervenuta l’assessore Anna Maria Curcuruto che ha chiesto rassicurazioni soprattutto sull’iter di validazione del progetto da parte di Asset e sulla progettazione esecutiva, quindi sui tempi di chiusura della conferenza dei servizi, in quanto propedeutici all’approvazione della delibera di variante urbanistica necessaria anche ai fini degli espropri.

Michele Luisi, per Asset, ha riferito che sono in corso le attività di ispezione sui 1200 elaborati del progetto definitivo. Il primo rapporto si dovrebbe concludere entro la fine del mese di maggio. Seguirà, dai primi di giungo, il contradditorio con progettisti e, se non occorrono revisioni del progetto, si potranno rispettare i tempi già indicati con la validazione entro fine giugno.

Il capogruppo del Raggruppamento Temporaneo di Imprese Tiziano Binini ha confermato che la progettazione prosegue rapidamente sui diversi fronti e ha nuovamente delineato gli aspetti fondamentali degli elaborati. La struttura, che sorgerà in località Macchia di Rosa di Andria, è suddivisa in quattro corpi di fabbrica principali collegati da un’area baricentrica. Gli edifici si sviluppano su due piani e uno interrato.  Nei piani interrati sono previste le apparecchiature pesanti. Nella zona retrostante è prevista un’area logistica e la centrale termica. Sarà un Ospedale di secondo livello che ospiterà 400 posti letto su una superficie complessiva di 52 mila metri quadrati, con uno standard di 150 metri quadri a posto letto, con 174mila metri quadri di aree esterne.

La dirigente della sezione Risorse strumentali del Dipartimento, Titti Ladalardo, ha comunicato che lo scorso 15 aprile il ministero ha espresso parere favorevole sul progetto con alcune prescrizioni. Su tali basi le interlocuzioni con il ministero permetteranno di sottoscrivere l’accordo ex art. 34 del Tuel nella prima settimana di maggio.

Il quadro economico complessivo per la realizzazione del progetto rimodulato è di 360 milioni di euro di cui lavori 186 milioni di euro di lavori.  Dei 360 milioni di euro di costo complessivo, 342 milioni sono a valere dei fondi ex art. 20 e 18 milioni a valere del bilancio autonomo regionale.

La commissione sul tema è stata aggiornata dal presidente Tammacco al 16 giugno.

Piastra Onco-Ematologica dell’ospedale di Barletta

In merito allo stato di avanzamento della progettazione e realizzazione della piastra Onco-Eematologica dell’ospedale di Barletta il direttore dell’Area tecnica della Asl Carlo Ieva ha confermato il rispetto del cronoprogramma sebbene si sia dovuto escludere il primo classificato della gara per i servizi di progettazione che si era conclusa con l’apertura delle buste a dicembre per difetto non sanabile dell’offerta. Si sta ora procedendo alle verifiche sul secondo classificato per giungere alla stipula del contratto entro giugno. I tempi di progettazione del Pfte sono previsti in 90 giorni.

Il nuovo impianto sanitario avrà un’estensione complessiva di 2500 metri quadrati con 20 posti letto di ematologia e 16 di oncologia, 30 poltrone di infusione oncologiche e 12 poltrone di infusione ematologiche, oltre a 4 sale per i trapianti, 4 ambulatori e 2 sale d’attesa. L’intervento strutturale si inserisce nella riqualificazione dell’ospedale di Barletta, per un finanziamento regionale ex articolo 20 di 8,9 milioni di euro, interamente utilizzabili per i lavori di adeguamento, restyling e potenziamento dell’intero nosocomio.

Sul progetto il ministero ha espresso parere favorevole il 15 aprile.

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